
‟PERCHE ABBIANO LA VITA E L` ABBIANO IN ABBONDANZA” (Gv 10,10) è un progetto di protezione, sviluppo integrale e reinserimento sociale di bambini e adolescenti del Centro di Accoglienza Frei Giorgio Zulianello.
Le Missionarie Francescane del Verbo Incarnato, a partire dal 2016, collaboriamo nella difficile gestione amministrativa, pedagogica e sanitaria del Centro che e nato nel 2001, durante la guerra civile, periodo nel quale molti bambini arrivavano nella Comunità dei Frati Cappuccini in cerca di cibo e riparo.
Attualmente il Centro accoglie circa cento bambini e adolescenti in situazioni di estrema vulnerabilità inviati dalla Polizia Locale e Migratoria, dall´Istituto Nazionale di Protezione dell`Infanzia (INAC) o per segnalazione degli ospedali locali. Sono vittime di abbandono familiare (a volte orfani di entrambi i genitori), di accuse legate alla stregoneria, di sospetta tratta di esseri umani soprattutto con il Paese confinante della Repubblica Democratica del Congo.
Diversi sono i gruppi e tanti gli amici e amiche che collaborano in variegate forme con il Centro Zulianello. Tuttavia le necessità sono sempre moltissime. Immaginate avere 100 bambini ed adolescenti a casa da vestire, sfamare, formare, accompagnare…
Pensando all’alimentazione, e grazie all’appoggio del Dicastero per lo Sviluppo Integrale che sostiene il progetto, si sta implementando nel quartiere Bella Vista una “lavra”.

Una “lavra” (en portoghese) potrebbe tradursi come orto molto grande oppure azienda agricola.
Siamo agli inizi. Tempo di semi. Ancora pochi frutti ma diversi sogni di bene per ragazzi (batata doce, manioca, feijão, cebola, alho, tomate, cenoura, repolho). Per fare una “lavra” ci vuole un sogno.
“Per fare un tavolo ci vuole il legno.
Per fare il legno ci vuole l’albero.
Per fare l’albero ci vuole il seme.
Per fare il seme ci vuole il frutto.
Per fare il frutto ci vuole il fiore.
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore.
(Sergio Endrigo )


