Ci aggiriamo tra i mille colori incantevoli delle stoffe dai disegni più caratteristici, per poi inoltrarci verso gli oggetti che sono parte della cultura tradizionale e raccontano la vita della gente, la donna che fatica portando pesi sulla testa, oppure pestando la manioca, i cacciatori che trasportano la grande preda catturata, il guerriero e gli animali di varie specie che popolano la savana (l’elefante, la giraffa, il rinoceronte… ).
Ad un tratto la nostra attenzione viene catturata dalla statua dell’ amor de mae, una bellissima rappresentazione della madre che alza verso il cielo il proprio piccolo, in un gesto di dare e ricevere dal cielo quel dono che solo l’amore di una madre può custodire e far crescere. E poi ancora la curiosa figura del pensatore africano, un uomo accovacciato che si tiene la testa tra le mani, che qui attribuiscono al dono della saggezza africana, della ricerca di un perchè a ciò che succede.
Mentre ci inoltriamo tre una bancarella e l’altra continuamente i venditori ci invitano a vedere i propri oggetti e ad apprezzarne l’arte … qualcuno ci racconta la sua storia, altri ci spiegano come viene lavorato l’oggetto e ce lo mostrano; sono veramente bravi e rimaniamo ammirate dal fascino di queste opere. Ci sono anche gli oggetti creati con la paglia, ceste, cestini, contenitori di vario genere e poi i vassoi in legno, gli oggetti in avorio e malachite e i batik, coloratissimi, che rappresentano i tradizionali villaggi africani e scene di vita quotidiana.