L’albero del mango è un albero preziosissimo e molto apprezzato soprattutto per i suoi gustosissimi frutti… penso che è l’albero dei bambini e dei ragazzi per eccellenza, almeno in questo paese africano, perché ancor prima di maturare completamente i suoi frutti, i ragazzi fanno a gara, con tutti i mezzi possibili (si arrampicano, tirano pietre per far cadere i frutti, oppure si armano di aste di legno sufficientemente lunghe per battere i rami) per guadagnarne il maggior numero e frasi una scorpacciata.
Così come nella Repubblica Centrafricana, anche qui, all’ombra dei manghi, la gente si riunisce quando è convocata per un evento particolare o per la necessità di prendere decisioni che riguardano la comunità.
Questa settimana, una piccola comunità della zona di Sumpi, si è riunita accogliendo la visita del frate responsabile del Centro Pastorale e di noi suore, che collaboriamo nell’azione pastorale in questi villaggi. La piccola comunità cristiana soffre perché il Catechista che dovrebbe animare la comunità, da quasi un anno non compie più la sua missione. Con noi sono presenti altri due catechisti responsabili di zona: Pedro e Paulo!
In questo tempo di pandemia da Covid-19 anche la Chiesa Angolana si è adattata alle misure di prevenzione e sicurezza, attraverso l’obbligo di uso della maschera e del distanziamento sociale. La scorsa settimana sono riprese le celebrazioni delle diverse cappelle della città e dei dintorni, lì dove era possibile applicare un controllo “rigoroso” dell’applicazione delle norme, con certificazione dell’Autorità locale competente.
La solidarietà poi non manca e i ragazzi del Centro hanno beneficiato di un gustosissimo pranzo offerto dalle signore appartenenti all’OMA (Organizzazione della Mulher/donna Angolana) settore femminile del partito dell’MPLA.
All’ombra di un mango … durante la pandemia … l’oggi è un dono e per questo si chiama presente!